STALINGRADO

(Sezione: Not To Forget )

Vi sono momenti nella storia che segnano un capovolgimento delle situazioni.
La domenica del 22 giugno 1941 la Germania nazista
invade la Russia sovietica e per i tedeschi la vittoria è certa.
Dopo un anno a Stalingrado l'avanzata viene però fermata e, per sei mesi, la conquista
della città sul Volga diventa, per entrambi gli schieramenti, cruciale.
La cruenta battaglia di Stalingrado che determinò nel 1943 la ritirata
tedesca, rumena e italiana segnò inequivocabilmente il destino della
follia di dominio hitleriana.

Ancora si discute se il patto Molotov-Ribbentrop
firmato a Mosca il 22 agosto 1939 sia stato solo un patto di
spartizione della Polonia e non una strategia dei russi
per organizzarsi e prepararsi alla prevista e inevitabile invasione tedesca.
A conti fatti, e con la responsabilità di Francia, Inghilterra e Polonia sulla
indisponibilità a concordare con in sovietici una comune strategia antinazista,
quel patto “scellerato” si rivelò fondamentalmente strategico per Stalin e
essenziale per l'esito della seconda guerra mondiale.

Per alleggerire il ricordo di questa pagina di storia,
ho voluto dare al mio lavoro un sottotitolo “leggero”
preso da una canzone dei Beatles.
Ho rappresentato Stalingrado come una porta finestra ribaltata
che i due schieramenti contrapposti,
ovviamente ad ovest i “neri” e a est i “rossi”, si contendevano
Il fiume Volga alle spalle della città
è il filo blu che doveva essere attraversato
dai sovietici per poter portare gli indispensabili rifornimenti.



137 x 113 segatura, vernice, spago