Ho conservato il libretto bianco in uso negli anni sessanta, sul quale venivano riportati sinteticamente i giudizi del percorso scolastico degli alunni. Riletto, ho constatato che tutti gli insegnanti, delle scuole frequentate ( di cui ben quattro cambiate in otto anni ( per il trasferimento dei miei genitori da un paese all'altro) avevano evidenziato le mie inclinazioni artistiche. Non saprei dire se i miei avessero letto con attenzione quelle note, in particolare quella della terza media. Forse avrei (o avrebbero) dovuto seguire quei consigli. Non ne faccio loro una colpa, erano altri anni. E' anzi probabile che non sapessero nemmeno quale e dove fosse una scuola “artistica”, oppure, che il “buon senso” suggeri' loro che “non si vive d'arte”. Cosi' mi ritrovai iscritto all'istituto tecnico superiore piu' vicino a casa.