AL GRAN SOLE CARICO D'AMORE
(Au grand soleil d’amour chargé)
(sezione: Tribute To)
1975, anni intensi.
I giovani sono curiosi di capire e abbracciare il mondo e vogliono cambiarlo.
Scendono nelle piazze e gridano: fantasia al potere.
Avevo percepito la novità di un'opera sperimentale del compositore Luigi Nono
(di cui non sapevo nulla) leggendo l'Unità.
La rappresentazione sarebbe stata in programma al Teatro Lirico per pochi giorni.
La tematica sottesa era quella che caratterizzava quegli anni turbolenti:
la presa di coscienza e la ribellione del popolo oppresso.
Non a caso i brani inseriti nell'opera erano di autori che ben conoscevo
dato che i loro libri erano esposti, allora, a profusione nelle vetrine di tutte le librerie.
Bertolt Brecht, Fidel Castro, Che" Guevara, Antonio Gramsci, Lenin, Karl Marx
Il titolo era seducente e intrigante.
Così, un pomeriggio di aprile, finita la lezione alla Statale tenuta da Luigi Geymonat,
mi incamminai per via Larga, entrai nell'androne del teatro e comprai due biglietti.
Potevo permettermeli. Lavoravo da poco come supplente di scuola media.
Ottantamila lire al
.
Confesso che, a rappresentazione finita, rimasi seduto perplesso se non disorientato.
Non era esattamente quello che mi era immaginato,
ma l'esperienza lascio' un segno indelebile.
Anni dopo scoprii che il titolo dell'opera era tratto da un verso di
Les Mains de Jeanne-Marie di Arthur Rimbaud
Qu’en baisa tout Che cosa hanno baciato
Révolté fier ! Tutti gli orgogliosi ribelli!
Elles ont pâli, merveilleuses, Sono impalliditi, meravigliosi,
Au grand soleil d’amour chargé, Nel grande sole dell'amore carico,
Sur le bronze des mitrailleuses Sulle mitragliatrici di bronzo
À travers Paris insurgé ! Attraverso la Parigi ribelle!