Sardegna
10 - 18 settembre 2020
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9 Settembre mercoledi'
Anno bisestile anno funesto, anno di COVID.
Dopo diversi, al solito, tentennamenti si decide per la Sardegna, grazie soprattutto alla dritta di Paola per la casa.
Silvia ha deciso all'ultimo di partire comunque per la Grecia mentre Bill rintanato a Lodi diffida di aerei e traghetti anche con doppia mascherina e cornetto rosso a portata di mano..
Quindi saremo solo in 4: Io Marci Paolo e Raffaella.
L'appuntamento e' per il pomeriggio del 10 settembre in tale via Fuille' e Mare al n.5 (scopriremo che Fuille' vuol dire Corso d'acqua in sardo)
Noi partiamo da Genova la sera del 9 con la Tirrenia. Data l'eta' ci permettiamo la cabina.
Paolo e Raffa partono da Civitavecchia alla mattina.
Bisogna inoltrare on line alla regione una dichiarazione di arrivo e partenza che nessuno ci chiedera'. E va beh.
Il traghetto e' abbastanza pieno, ma tutti sono attenti alle misure di sicurezza.
Attraversata con mare tranquillo per mia fortuna.
10 settembre giovedi'
Attracco ad Olbia con un po' di ritardo e piove.
Ritrovata la macchina (da veri tonto non avevamo memorizzato il posto) ci dirigiamo verso la base
Dopo un po' pero' la pioggia cessa e verso le 11 arriviamo alla via indicata che e' nel comune di Orosei .
La strada e' poco lontana dal mare e il posto sembra bello, tante villette immerse e quasi nascoste dal verde.
Il caso vuole che Renata sia anche lei in zona e infatti la incrociamo in un bar lungo la via.
Maps non riporta il numero percio' cominciamo a guardare i civici. Qualcosa non torna: la numerazione e' contradditoria.
Non si capisce se i pari sono a destra o a sinistra e in che senso decrescono.
Ma il 5 non si trova, torniamo indietro.
Si fa una telefonata alla proprietaria della casa e finalmente capiamo che c'e' stata una modifica nella numerazione.
Seguiamo le indicazioni : continuare sino ad attraversare un ponticello, dopo poco casa sulla destra.
La location e' bella ma le stanze non sono ancora pronte. Che si fa? Ci incamminiamo per una prima esplorazione a piedi verso mare che non e' lontano
Attraverso sentieri tra gli arbusti arriviamo ad una insenatura non brutta ma poco invitante al bagno con sassi e alghe
Pero' Marci ci fa pipi'. Un po' di delusione ma la Sardegna e' grande
L'appartamento prenotato e' ad un primo piano con una cucina spaziosa e un terrazzo non grande ma godibile,
due camere da letto una un po' piu' comoda dell'altra una con finiture di colore verde chiaro e l'altra verde scuro
Quale scegliere ? Mando un quiz criptico a Paolo che pero' disdegna. "Spartano sono, Cappitto mi hai?" Memore del baldacchino a una piazza e mezza francese
Marci sceglie quella un po' piu' grande. Telefono a Paolo e lo aggiorno su come arrivare a destinazione ricordando il periplo del Salento.
Arrivano Paolo e Raffa e popo aver sacricato e sistemato, andiamo a fare un giro verso Orosei in cerca di spiaggie.
Girando un po' a caso arriviamo a Cala Osalla. Pioviggina. Attraversiamo un ponticello sopra uno slargo dello stagno Petruso
e entriamo in una pinetina a ridosso della spiaggia ampia e deserta.
Il posto e' bello e ci ripromettiamo di tornarci.
Si va a fare spesa : a Cena spaghetti all'aglio e pepe.
Si discute se aglio e olio vuole anche il parmigiano.
"Fanesi" hanno portano due bei
bricchi di vino bianco e rosso a cui faremo (faro') onore.
11 settembre venerdi'
Poiche' il tempo non sembra promettere un granche' di sole optiamo per un tour a sud verso Arbatax
Marci nel frattempo e' andata a piedi verso una caletta, la raggiungiamo e i tre fanno un bagno.
Paolo inizia a fremere per trovare una edicola.
Poi puntiamo su Orosei e poco dopo notiamo delle grandi cave di granito
Ci inoltriamo nel Supramonte. Prima tappa Dorgali un paesone a discesa in una conca.
Veloce spuntino camminando. Paolo scoprira' in una pasticceria arigianale un dolce che rimpiangera' per tutta la vacanza.
Lungo il corso negozietti di filigrana che attirano Marci e Raffa.
Una strana piazzatta con statue in terracotta.
Si riparte. Lasciamo La Barbagia e entriamo Nell'Ogliastra verso Orzulei
citata per i murales in bianco nero che riproducono foto d'epoca. Li vediamo e fotografiamo senza fermarsi.
La strada sale lungo il crinale est del Gennargentu con la sua cima piu' alta punta La Marmora.
Tappa in cima al passo prima della discesa verso Arbatax
. La zona meriterebbe escursioni come le Piscine naturali di Bau Mela.
Arbatax, nonostante il nome famoso e' solo una frazione del comune di Tortoli'.
Cerchiamo le "famose" rocce rosse dopo una sosta gelato.
Carine ma niente di che. Curiosi e in qualche modo, "belli nell'insieme", gli innumerevoli pinnacoli di pietra che battezzo " presenze inquietanti "
Costruzioni che lasciano indifferente e molto caustico Paolo.
Sosta sui pietroni al sole e si riparte verso casa dove ceniamo.
Uno "scazzo" con Marci sull'insalata gia' condita.Paolo fa da paciere.
Si rientra. Alla sera, dopo aver visto e commentato in diretta L'intesa vincente,
proviamo a spiegare e a giocare a Burraco ma non ottieniamo molto successo e infatti non si ripetera'.
12 settembre sabato
Il tempo sembra rimettersi al bello. Marci non vuole fare giri turistici e rimane in zona raggiungendo le sue amiche.
Dopo un po' di indecisioni propongo di andare per resti nuragigi verso nord.
Viaggio nel nulla della Sardegna con olivastri, rossi fichi d'india in abbondanza che solleticano Paolo.
La prima meta e' il complesso nuragico di
NODDULE, dove una simpatica e documentata giovane ci illustra i rimasugli di insediamenti succedut.
A cosa diavolo servivano i Nuraghi ? Fortezze ? Centri aggregativi, religiosi, di deposito? Le ipotesi sembrano essere ancora diverse.
Di fatto erano al centro di un villaggio e per costruirli la manodopera doveva essere numerosa data la mole delle pietre da rompere, spostare e sollevare.
Tra i resti vi e' anche una sorgente d'acqua naturale
FONTE SACRA
con la "cisterna" fatta con una pietra detta Trachite
che e' impermeabile e resistente alla corrosione dell'acqua e facilmete lavorabile a differenza del granito. La pietra arriva pero' da un posto distante circa 40 km. Pero' !
All'uscita, incontro con uno strano insetto. sembra un bastoncino, ma e' una mantide. E' la prima che vedo in assoluto in vivo.
Seconda tappa Orune. Un paese che piu' brutto non si puo' nemmeno a costruirlo apposta.
Cerchiamo un posto dove mangiare qualcosa. Vediamo un bar ma vorremmo qualcosa di piu' "caratteristico".
Facciamo il giro completo del paese ma di ristoranti o cosa del genere, niente.
Gioco forza torniamo al primo trovato. Ma ci va bene. Il bar e' gestito da una simpatica sarda che ci sa fare.
All'interno un gruppetto di anzianotti parla ad alta voce in sardo stretto.
Chiediamo delucidazioni sull'argomento della chiacchierata alla cameriera che ci risponde :
"Non sanno neanche loro di cosa parlano..."
Mangiamo bene alla"sarda" spendendo forse un un po' piu' del "giusto".
Il vinello era buono e un po' si fa sentire.
Sapremo poi, appena tornati in continente, che ad Orune e' stato individuato un focolaio di Covid.
Si riparte cercando la meta che e' la fonte sacra Su Tempiesu
La segnaletica non e' un gran che. Dopo un bel po' di strada sterrata ci si arriva. Ma la fonte e' ancora piu' giu' verso valle a circa 20' a piedi.
Il posto e' affascinante. Io sono un po' preoccupato per la salita per il mio ginocchio, ma decido lo stesso di scendere lungo il sentiero per fortuna all'ombra della rigogliosa e verde vegetazione.
Anche questa fonte sacra e' realizzata con la stessa pietra di Noddule
Risaliamo passo passo, per fortuna il ginocchio non mi crea problemi. Torniamo a casa passando per Nuoro e poi giu' lungo la costa.
13 settembre domenica
Proviamo a tornare alla spiaggia del primo giorno.
A Orosei sbagliamo e arriviamo alla marina.
Ne approfitiamo per informarci
come arrivare alle spiagge di Cala Luna.
Partire da Orosei o Cala Gonone ? Motonave o gommone ?
Io scarterei il gommone per il mal di mare e anche Raffa e dell'idea. Rimandiamo la decisione.
Grazie a maps, ritroviamo la strada per la spiaggia.
C'e' un po' piu' di gente dell'altra volta, ma niente in confronto alla Liguria.
Fa caldo ed il mare e' di un verde accattivante.
Peccato per un bimbetto tedesco urlante. Ma una volta piantato l'ombrellone non ci si sposta.
Che si fa in spiaggia ?
Niente si legge, ci si bagna, ci si asciuga, si legge si chiacchiera e poi si torna a casa.
Non mi ricordo il resto del pomeriggio.
Oggi poche foto,. Perche' ? Boh !
14 settembre lunedi
Oggi si esplora un'altra "spiaggia", o meglio le diverse (5)
SPIAGGE DI BIDEROSA.
Si entra pagando e puntiamo sulla spiaggia n2.
Lasciata la macchina percorriamo un sentiero tra arbusti e pini marittimi.
Al solito, il posto e' bello e l'acqua pure.
Pigriamo al sole
ma Paolo inflessibile mi obbliga a fare alemno 5 minuti di ginnastica.
Al solito la spinta a vedere altro, ci porta a migrare verso l'ultima cala la n.5.
Raffaelle pero' vuole arrivarci a piedi.
Prima pero' andiamo a comprare dei panini e da bere
L''unico posto esistente (un furgone) che ha, ovviamente prezzi da Saint Tropez.
Raccolte sedie ombrelloni e carabattole in tre riprendiamo la macchina attraversando l'oasi .
All'arrivo pero' mi accorgo di un non avere piu' la maglietta da pensionato.
Devo averla persa nello spostamento.
Suppongo che mi sia caduta nel parcheggio.
Sto per farmene una ragione quando Paolo gentilmente si offre
di riaccompagnarmi a cercarla.
Nel posteggio la maglietta non c'e'. Ci dividiamo cercando di ripercorrere il tragitto.
Poco prima della spiaggia ci sono delle persone sedute su panche all'ombra degli alberi.
Paolo con il suo vocione declama a 360 gradi: "Qualcuno ha trovato una maglia ?" .
Incredibile una coppia dice "La' sulla steccato". In effetti e' la mia "DEME PAS".
Sono contento, non ci speravo.
Ma la fortuna paga solo una volta, come si vedra'.
Ritorniamo da Raffa e Marci. Si mangiucchiano i panini seduti su delle panche all'ombra,
Si torna in spiaggia. Fa caldo e incredibilmente mi viene voglia
di fare un bagno. (in tutto il periodo credo di averne fatti tre!)
Non l'avessi fatto!
In acqua, sul piu' bello non sento piu' il dente
lo stesso che si era staccato nemmeno 20 giorni prima e rimesso.
Mi e' caduto in acqua. Nooo !!. Panico.
Paolo va a prendere la maschera, si sa mai....
Io cerco di stare fermo ma c'e' corrente e i pescetti vengono a morsicchiare le gambe.
L'acqua e' limpidissima ma non c'e' niente da fare.
Un migliaio di euro sul fondo del limpido mare di sardegna. Ciao Ciao
Il pomeriggio e' ancora lungo. Raffaella vuole andare a rivedere il paesino di Santa Lucia.
Ci sediamo ordinando da bere e tre gelati.Si conferma la giornata dei salassi per turisti .
Dato che non c'e' nulla da vedere puntiamo su Cala Liberotto,
e incontriamo Renata
Ultimo sole di una lunga giornata. Ma il tramonto e' alle spalle. Che palle.
15 settembre martedi'
Sveglia presto e si preparano i panini.
Destinazione Cala Gonone .
La discesna verso Cala Gomone e abbastanza impegnativa, tutta curve e tornanti.
Si posteggia e perlustriamo i gabbiotti conle offerte. :
3 spiagge piu' una puntata a Cala Goloritze che si vedra' solo dalla barca perche' riserva naturale.
Cerco una farmacia per pillole contro il mal di mare: meglio prevenire.
Alle 9,30 si parte prima tappa la grotta del Bue Marino, Ma non fa parte del nostro pacchetto.
Ecco cosa ci siamo “persi” (si fa per dire...)
Grotta del Bue Marino
La prima tappa e Cala Luna
Ne ho la conferma ci eravamo stati nel 1983 quindi ...37 anni fa. Noooo!!!
Si gode un po' di questa natura e delle tonalita' cosi' rare al nord.
La densita' umana e' accettabile... ma anche noi facciamo densita', percio zitti.
Mando con WA dei saluiti a Silvia e Bill con e ...senza mascherina
E ai miei nipotini
Pietro il
Rosima la
Puf il Piccio
pesce pietra
cicognina
cane il riccio
Poi con Paolo facciamo un giro delle grotte.
Si riparte per Cala Mariulo, decisamente la piu' bella.
Paolo si innervosisce Troppa gente. O scomodita'. Rimarra' ingrugnito per tutto il pomeriggio ^
Quindi cala Sisine e poi a sud verso Cala Goritze.
L'iltima sosta in attesa del rientro e' un po' noiosa e per giunta il sole sta andando dietro i dirupi
allungando le ombre.
Nel rientro spesa all'Eurospin e Paolo riesce pure a trovare aperto lo spaccio dei dolci e si "riaddolcisce".
16 settembre mercoldi'
Oggi niente mare. E' l'ultimo giorno del gruppo, domani Paolo e Raffa andranno a Ovest verso Oristano
Noi rimarremo in zona e confermiamo per altre tre notti la casa.
Prima tappa la
TOMBA DEI GIGANTI, PER LA PRECISIONE DI SA ENA 'E THOMES dato che in Sardegna ce ne sono diverse.
Non e' vicinissima e per arrivarsi percorriamo strade gia' fatte verso sud.
Troviamo una indicazione, ma maps indica un altro percorso. Ci fidiamo
Proseguiamo per un bel pezzo una strada sterrata alla fine della quale troviamo un cancello chiuso.
Ritorniamo alla prima indicazione, ma anche li' altro cancello, si' chiuso, ma non a chiave.
Osiamo ed entriamo. Per terra frecce di sassi che indicano il percorso.
All'andata non incontriamo nessuno. Il posto e' suggestivo.
Almeno una volta vogliamo andare ad un ristorante ? Va bene la precauzione contagio COVID ma qualcosa di sardo vorrei mettere sotto i denti-
Puntiamo su Muoro. All'arrivo ci separiamo. Paolo e Raffa andranno al museo etnografico di cui saranno entusisti
Io e Marci optiamo per il MAN (museo d'Arte di Nuoro) mi spettavo qualcosa “di piu'”
In realta' non e' una esposizione permanente e vi una mostra dal titolo “Il regno segerto: Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale”
Una raccolta sintetica e variegata una raccolta di oggetti, foto, mappe etc
che vorrebbero illustrare (?) spiegare (?) la Sardegna prima e dopo l' annessione nel 1720 al Regno di Piemonte.
Leggendo quando esposto nelle teche scopro:
1) l'origine del detto “Piove governo ladro”
2) che tra i “documenti” trovati addosso a Mussolini al momento della sua cattura
ve ne era uno che citava l'omosessualita' di Umberto II
3) che i bronzetti nuragigi esposti (una parte) acquistati a partire dal 1840 dai
Savoia ed esposti per decenni nei musei sono tutti dei falsi.
4) Che il primo bar a dotarsi di una macchina caffe' espresso era a Biella
All'uscita, Marcella ( c'e' rimasta poco) mi telefona consiglindomi
di andare a vedere la casa di Grazia Deledda.
Casa natale di grazia Deledda
Ci vado ma a parte la disposizione dei locali, e' tutta rifatta e adattata.
Si coglie poco, se non con l'immaginazione, cosa voleva dire vivere li' ai primi del '900
Inoltre oggi, a mio parere, la sua prosa (nobel 1926) e' improponibile
se non da un punto di visra prettamente storico.
Con Paolo e Raffa ci si trova alla "Locanda". Buona cucina sarda.
All'uscita sosta in un caffe' molto particolare.
Si punta verso Capo Comino famoso per le sue dune (piccole) e
location per alcune scene di "Travolti da
un isolito destino nell'azzurro mare d'agosto.
Capo Comino Puttana industriale
17 settembre giovedi'
Giorno di "addii" facciamo le foto e ci sepriamo dicendo: e capodanno dove ?
Rimasti soli ci chiedeiamo e ora?
Proviamo Posada intravista venendo. La parte interessante e' qualla arroccata sul cocuzzolo
E' molto carina con un centro sociale dove Marcella socializza
E vi e' pure una stradina dedicata ai gatti.
Visitiamo il castello della "Fava" (sic)
arrampicandoci per impervie scalette
sino alla cima dalla quale
si entra e esce da una strettissima botola e si gode di una
Bellissima vista a 360°
Lasciata Posata cerchiamo il
NURAGHE SAN PIETRO citato nella guida che ci hanno fornito al cntro sociale
..Insomma ... interessante la scala a chiocciola che conduceva ai piani superiori(crollati)
Dalla torre del castello avevamo visto in lontananza
la possibilita' di arrivare
a delle spiagge.
Non cosi' facile , ci arriviamo attraversando e costeggiando un grande stagno.
ma la spiaggia non e' un gran che'.
Nel ritorno passiamoda SINISCOLA "famosa" per le ceramiche, ma e' proprio brutta e ci
dirigiamo verso casa.
Marci pero' non resiste alla tentazione di vedere un laboratorio di ceramica
segnalato lungo la strada.Io l'aspetto in macchina.
18 settembre venerdi'
Per una giusta alternanza, oggi giornata di mare.
Marci propone la spiaggia di "CONFETTI". E' di sassi piu' o meno grossi e variamente colorati.
Non c'e' nessuno e ci stiamo un po'. Ma niente bagno.
Ci spostiamo verso San Giovanni e ci fermiamo in una pinetina fronte mare
.
Marci ha fame e va a cercare dei panini
Alls sera favolosa spaghettata alle vongole cucinata da Marci. Ei fanesi ?
19 settembre sabato
Oggi decidiamo di andare a
SABBA FRISCA avendo visto molti cartelli che hanno solleticato la curiosita'.
E' una fattoria molto ben tenuta con reperti di archeologia agricola e vari animali.
La "fortuna" di questa azienda e' di disporre di tantissima acqua per tutto l'anno.
Finita la visita vorremmo andare alla spiaggia Cartoe ma le indicazioni sono vaghe
e finiamo prima a alla spiaggia di Osalla, ci fermiamo un poco (niente di particolare)
Una gentile e giovane bagnina ci spiega come arrivarci
Per arrivarci la strada e' sterrata. La caletta e' molto bella con acqua limpidissima.
20 settembre domenica
Oggi ultimo giorno, stasera imbarco. Si pulisce casa (alla buona) e si bagaglia
Puntiamo su Orgosolo, ma lungo strada ci fermiamo a Galtelli
per visitare la CHIESA MEDIEVALEDI SAN PIETRO
citata per gli affreschi che la decorano. Ovviamente chiusa.
Ci accontentiamo dell'esterno e del cimitero adiacente, come da antica usanza.
Anche allora con mascherina.
Prima di Orgosolo, una pletora di fichi d'india belli rossi.
Ma vuoi dire che non si riescono proprio a mangiarli snza essere punti ?
Raccogliamo la sfida ma mal ce ne incolse.
come (invece) si dovrebbero raccogliere e sbucciare (alla maniera sarda)
Entriamo ad Orgosolo, non e' piu' quella di trenta anni fa (..meno male)
Si respira un'aria diversa, E poi ci sono i turisti.
Il paese e' ben tenuto e murales dappertutto.
Si riparte dopo una sosta nella piazzatta dove avevamo posteggiato
Direzione Nuoro per visitare il tanto museo etnografico sponsorizzato da Paolo e Raffa
Apre alle 14,30 e aspettiamo. E intanto ci facciamo una "pera"
Interessante la sezione storica, quella dei costumi e dei pani
Ultima tappa e ultima spiaggia. Scegliamo (a caso) Porto San Paolò
Aspettiamo vicino a dei bagni deserti fronte isole.
Non osiamo (ma perche'?) prendere nemmeno uno dei tanti lettini .
Su trip advisor scegliamo la pizzeria consigliata in zona.
Optiamo per "Caminera" (ottima scelta) A Murta Maria paese poco prima di Olbia.
Si e' fatta ora e arriviamo col buio al porto deserto.
Ci imbarchiamo sul traghetto praticamente vuoto.