Sardegna
9 - 24 settembre 2021

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9 Settembre giovedi'


La Sardegna ci era piaciuta cosi' tanto che decidiamo di tornarci.
Paolo insiste per prenotare nel centro storico di Cagliari, noi siamo un po' perplessi
perche' le informazioni avute descrivono una citta' non particolarmente bella e dalla viabilita' complicata.
Troviamo un compromesso nel fare base in una villa a Quarto Sant Elena.
Sulla piantina sembra vicina a Cagliari, in realta' scopriremo che ci vuole una buona mezz'ora.
Ci imbarchiamo a Genova con la Tirrenia andata 128 EURO. Ritorno con Moby 271. Partenze sempre 21,30.
A differenza dell'anno scorso il traghetto e' pieno. Sulla nave scambio di foto coi Tomassi.



10 Settembre venerdi'


Arrivo a Porto Torres. Decidiamo di andare a vedere l'Altare di Monte d'Accodi'
a forma di Ziggurat.
Apre pero' piu' tardi. Tiriamo l'ora andando alla spiaggia di Platamona.
Dimore Cubiche a ridosso della spiaggia. Ci prendiamo un caffe' e io una specie di settimana enigmistica.



Raggiungiamo l'Altare, una strana costruzione prenuragica (2500 ac) (4+4 euro)
e ascoltiamo una articolata spiegazione sulla scoperta e sugli scavi.
Era certamente un luogo di culto circondato da abitazioni.



Puntiamo ora verso la chiesa della SS Trinita' di Saccargia cio' che rimane di un convento Camaldolese del XI XII secolo.


Pero' prima sbagliamo segnaletica e ci inerpichiamo su una sterrata per trovare nel nulla questa chiesetta.


E' ora la volta dell'imponente nuraghe di santu Antine di Torralba (XV sec. a.C), (8€)


Marcella non e' venuta per via del caldo. Peccato.


Ultima tappa, prima di metterci sulla Carlo Felice per Cagliari, sono le Domus de Janas S Andrea Priu nei pressi di Bonorva.
Queste grotte, una ventina, sono una necropoli prenuragica (ca 3000 ac).
La piu' grande detta del Capo e' stata poi trasformata in chiesa (IV dc).


Il complesso Doveva aprire alle 15 ma alle 15,30 non c'era ancora nessuno e noi aspettiamo.
Finalmente apre la biglietteria ma una parte delle grotte sono in restauro(!!) quindi visita parziale ma biglietto intero.(6+6€)





Si parte spediti arrivo previsto per 1e 19. i Tomassi ci precedono di circa 30'.
L'ingresso a Cagliari e' piuttosto complesso anche per via del traffico.
Il navigatore ci infila in un dedalo di straduzze.
Finalmente arriviamo a Quarto Sant Elena (Via degli olmi) alla villetta affitatta
(1064 +80 per pulizie= 8 notti = ca 36 euro a a notte a testa)
La casa e ben tenuta con giardino e ampi locali.
La "padrona" un po' troppo loquace per i miei standard
la mena sul fatto che dovevavmo fare un'altra strada. Sempre cosi'!


Ci indica un posto dove andare a mangiare. il Bombo d'Oro

Facciamo un po' fatica a trovarlo. sperduto nel buio.
Propone solo menu' fisso a 35€ dall'antipasto al liquore.
Chiediamo se sei puo' averne solo 2 completi da dividere.
Dopo consultazione con i capi la gentile cameriera (ucraina ?) ci propone il tutto a 100euro. Accettiamo.
Ma non e' un gran che.

10 Settembre venerdi'



Siamo venuti sin qui, percio' oggi si a va a vedere Cagliari.
Il tragitto da casa e' lunghetto. Quartu e' un comune a se' stante molto grande.
Puntiamo al centro ma per timore di non trovare posteggio, pargheggiamo dove troviamo.
Ci aspetta pero' una bella camminata in salita dove vediamo un sacco di posti auto. Ce ne ricorderemo.
Direzione Anfiteatro Romano. Com'e' e come doveva essere.


Entriamo nel centro Attraverso Porta Cristina e dalla piazza con lavori in corso,
si nota la torre di san Pancrazio con la facciata aperta


Sino ad ora Cagliari e' stata un po' deludente. E lo rimarra' proseguendo
Arriviamo in Piazza della Cattedrale scansando macchine, ponteggi e turisti.
Anche la Cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Cecilia non mi sembra particolare.
La facciata e' completamente rifatta nel 1900 e l'interno e' un po' un misto di stili
dal romanico al barocco anche con qualcosa di neoclassico.
Interessante invece e' la cripta.


Carina la piazzetta sottostante.


Camminiamo tra vicoli trafficati sino al bastione di san Remy, un largo spiazzo che si affaccia anche sul porto.
Raffaelle scende lo scalone sino a Piazza Costituzione, io e Paolo aspettiamo. Marci seduta in un angolo di scalinata all'ombra.
Si discute sul ritorno. Raffa insiste sull'universita' e Torre dell'elefante. Ok.
La torre, simile a quella di san Pancrazio, di interessante ha ben tre sistemi di porte massicce una dietro l'altra.

La fame si fa sentire. Io vorrei un gelato. Troviamo un bar con gelateria. ma non fanno gelati. Cerchiamo altrove
Piazzetta con bar e spuntini. Niente gelato, pazienza. Spuntini ? Finiti ! Ci alziamo
Pero' sul cartello leggiamo aperitivo con stuzzichini. Ci risiediamo.
Ok per l'aperitivo ma il camerire dice niente stuzzichini e' rimasta solo qualche pizzetta. Ci alziamo definitivamente.
Usciamo dal centro per la porta dove eravamo entrati. Un po' delusi da tutto.
Ci fermiamo all'unico chiosco e sbocconceliamo qualcosa. Ma improvvisamente il diluvio
Ci stringiamo sotto un ombrellone e aspettiamo che smetti. Ma ci vorra' un po'.


Se si vuole vedere Cagliari con qualche informazione in piu ... ma dura 40'


Si torna e ceniamo a casa

11 Settembre sabato

Oggi giorno di mare.
Marci scopre una gattina con 5 cuccioli carini da morire e li frequentera' per tutta settimana.


Puntiamo a est verso Villasimius.
La signora della casa ci ha dato delle indicazioni di spiagge secondo lei belle.
Dalla strada se ne vedono molte ma andiamo prima a Porto Sa Ruxi
L'ingresso e' da un residence.
Un sardo non vaccinato ci offre un passaggio. Il mondo e' strano. Il posto e' bello ma ventoso, Marci tenta disperatamente di piantare l'ombrellone,


La complessa opera di sfila costume

A Villiasiamius ci strafoghiamo di focacce varie .

poi Cala Sintias e infine nel pomeriggio

a Piscina Rei dove compro la vite da spiaggia per l'ombrellone.
Marci e Paolo attaccano bottone con un camperista tedesco.

Troppe spiagge, alla fine i ricordi e le sabbie si confondono.
Alla sera Carbonara.


12 Settembre domenica
Oggi percorso triangolare: prima verso nord ovest: le dune di Piscinas passando per Arbus
e poi al ritorno giu' a Iglesias.
Il tratto e' lunghetto, ma il paesaggio al solito bello e incontaminato.

L'ultimo tratto e' uno sterrato quasi impegnativo e deserto tranne per i resti della

Miniera di zinco di Naracauli (Laveria Brassey) di inizio '900

Devo dire che mi affascinano di piu' queste "rovine" recenti che non quelle greche o romane.
Forse per la vicinanza che sottolinea con piu' enfasi la caducita' e provvisorieta' dell'operare umano


La piscinas con la loro duna e' molto suggestiva.


Proprio sotto la grande duna vi e' una "pozza" abbastanza grande con belle sfumature di colore
una scritta in disparte avverte:"Non e' salutare bagnarsi"
Sono il deposito delle acque reflue della miniera
probabilmente ricche di nichel cobalto e forse cromo



Al ritorno passiamo da Iglesias dove ci infiliamo in un dedalo di stradine del Centro storico.
Ne veniamo fuori con slalom tra tavolini
Alla sera cena da Mammamai. Fritto di pesce 120 €. Paolo insoddisfatto.



13 Settembre lunedi'
Io e Raffa andiamo alla Coop in cerca di sarde. Negozio chiuso..per sempre
Dove si va ? Raffa detta la rotta: a ovest ma a sud ovest.
Per la prima volta attraversiamo tutta Cagliari, e
Chi viene da Quartu deve aggirare tutto il capo san Elia
Si punta sul'antica Nora, punica fenicia e poi romana. Molti scavi in corso d'opera di diverse universita'. Liberamente molto non e' raggiungibile... ma volendo. Paolo fa la visita guidata. Io e Raffa no. Mi arrabbia per le scarne informazioni sui pannelli.
C'e' una specie di QR ma sembra piu' un logo del sito che non un vero QR.
Protesto alla biglietteria. Mi dicono che era un vero QR.


Tra i ruderi una solitaria Mantide

Raggiungiamo Marci che e' rimasta in spiaggia
Spuntino con panini poi verso la "mitica" Chia. Che per quanto mi riguarda di mitico non ha poi molto.
Ma le spiagge di Chia sono diverse. Noi ci fermiamo in quella detta "Su Giudeu"

Che si fa in spiaggia ? Si legge, si fanno le parole crociate e il sudoku. Diabolico ovviamente.

Raffa vorrebbe proseguire per Capo Spartivento, ma e' gia' un po' tardi e facciamo marcia indietro.

14 Settembre martedi'
Oggi ci si separa. Marci vuole stare a casa e provare a trovare le sarde da qualche parte.
In tre si va a punta Molensis. E' una spiaggia a numero chiuso, si fa una bella fila per entrare
con l'auto: 13 euro e' una bella "entrata" anche per il comune, dato il numero di macchine.
Ovviamente la spiaggia e' super affollata ma bisogna dire il colore del mare e' stupendo.
Punta Molensis, lo dice il nome e' una piccola punta, da una parte la spiaggia dall'altra scogli

Dalla parte degli scogli non c'e' nessuno ed e' li che vado (incredile!!) a tuffarmi.

C'e' una scoglio che chissa perche' mi ricorda Mieli il giornalista.


La triste vita dei bagnanti

ma ci si annoia pure o e' solo pennichella ?

Nel primo pomeriggio si cambia spiaggia e si va a Cala Pira.

Via da Cala, Pira Paolo ha voglia di dolci (ma dai) e a Villasimius cerca una pasticceria consigliata.
Ma e' chiusa. In compenso la farmacia e' aperta.

15 Settembre mercoledi'
Marci propone di andare a curiosare nel piu' bello, grande e colorato mercato di Quartu Sant Elena.
Non sempre su internet si trovano i consigli giusti!
In compenso pero' si fanno acquisti: cappelli, scarpe, maglietta e altre carabattole.
Ci riproviamo con Cagliari, questa volta visitiamo l'interessante museo Archeologico.
Marci Rinuncia. Ci diamo appuntamento nella parte bassa, fronte porto.




All'uscita noto di sfuggita una scultura che mi incurioscise. Scopriro' l'artista qualche giorno dopo.

Raggiungiamo marci che nel frattempo aveva girato le viuzze della parte bassa.


Non abbiamo voglia di pranzare e ci separiamo. Io e Marci ci facciamo la solita Icnusa.

Appuntamento nella piazzetta per il ritorno.
Girando noto una stranezza. Si nota la scritta e' la scaletta ?

Alla sera cucino bucatini alle sarde

16 Settembre giovedi'
Oggi ultimo giorno di permanenza in villa. Paolo e Raffa troneranno verso nord alla Giara di Gesturi.
Io e Marci invece andremo a visitare le storiche Saline Conti Vecchi.
La piu' grande in Italia dopo quella in Puglia realizzata alla fine della prima guerra mondiale.
La visita e le vecchie sedi sono gestite dal FAI
L'esperienza e' molto interessante, tanto che mi convinco a tesserarmi.
Scopro che:
1) La produzione di sale e' annuale va da primavera ad inizio autunno e avviene in tre distinti bacini


2) La schiuma che a volte sembre essere dovuta ad inquinamento in realta' potrebbe essere dovuta ai sali di magnesio che si aggregano

3) I fenicotteri giovani sono grigi assumono il colore rosa perche' si cibano di un crostaceo che vive in acque con una certa concentrazione di sale

4) Tenevano un registro degli infortuni. e che anche allora ci si pungeva con i fichi d'india

5) Nel 1933 il 16 settembre cadeva di sabato

6) L'ambiente delle saline e' ideale per molte specie di volatili anche migratori dove svernano.



Il giovane del FAI ci consiglia di andare a San Sperate, che non e' molto lontano
per vedere il "Giardino Sonoro" incuriositi ci dirigiamo e scopriamo un sorprendente scultore sardo Pinuccio Sciola
L'opera che avevo adocchiato al museo di Cagliari e' sua.
Anche le pietra opportunamente tagliate possono trasformarsi in uno strumento musicale.






17 Settembre venerdi'
Si lascia la casa e su due macchine si parte verso nord seguendo l'orientale sarda.
Avevo individuato due tappe intermedie: Porto Corallo e Foxy Manna.
Porto Corallo e' una piccola deviazione ma e' un po' una delusione.
Gia' tutto chiuso e deserto. Forse il tempo bigio influisce.

Ripartiamo verso Foxy Manna. La deviazione e' un po' piu' lunga ma il paesaggio e' bello.
All'inizio il tempo e' ancora nuvoloso, ma poi dpunta il sole e ci fermiamo un po' in spiaggia


Arrivano anche i Tomassi ma sono all'altro capo della spiaggia e non ci si vede
Suggeriscono di andare a Ulassai, paese Natale di Maria Lai.
Una artista sarda che io non conosco, ma Marci si'.
Mi frugo le tasche e non trovo le chiavi della macchina !!!
Torno a dove ero sdraiato e per FORTUNA non si erano insabbiate. Non oso pensare cosa sarebbe successo!


Ulassai e' un paesino abbarbicato nell'Ogliastra e molto colorato.


Posteggio complicato, giriamo un po' ma il museo CAMUC e' chiuso e l'altro fuori paese.
All'ingresso del museo, incontriamo i Tomassi che erano arrivati prima.
Rimandiamo la visita e andiamo a pranzo al Mieleamaro dove avevano prenotato.

Bel posticino, ottimi piatti e ottimi prezzi.
Ci risepariamo e con Marci si va a vedere La Stazione dell'Arte con le operare della Lai.


Una scoperta interessante.


C'e' anche qualche opera/progetto di Boeri. Ma questo non mi "prende".Anzi.
Partiamo verso Orosei. Strada lunga e turtuosa che sembra non finire mai.
Tra boschi, salite e discese praticamente nel nulla.
Superiamo un villaggio fantasma, non resisto alla tentazione e torno indietro.

Si arriva a Nuoro e optiamo per la strada a sud verso Orosei invece della superstrada a nord.
Piu' panoramica ma decisamente piu' lunga.
I Tomassi sono arrivati al residenza gli Ontani prima di noi.
La localita' Sos Alinos la conoscevamo gia' dall'anno scorso.
Il residence e' una proposta che mi avevano fatto in primavera per una settimana a 100€.
Come rifiutare ? Eravamo gia' in Sardegna !
Ci sarebbe toccato pero' assistere ad una promozione commerciale. Sopporteremo.
Il tipo che ci accoglie, a pelle, e' il classico venditore amicone, dal tu insopportabile.
Sbagliamo calorosamente ad accettare per quattro giorni la mezza pensione
ad un prezzo che si rivelera' decisamente spoporzionato per non parlare della qualita' .
In compenso il posto e' accettabile e le camere sono due come espressamente richiesto.
Pero' le pizze sono decisamente buone.


18 Settembre sabato
Oggi giorno di acclimatazione. Dopo colazione Marci rimane a casa.
In tre andiamo a Cala Liberotto. La strada e' proprio di fronte al residence.

Verso l'una i Tomassi decidono di restare per poi andare in un'altra spiaggia.
Marcella mi viene a prendere e passiamo il pomeriggio leggendo nella piscina del residence.
Alla sera primo "assaggio" del menu. Butta male.


19 Settembre domenica
Oggi coppie separate.
Indivudo su Google Earth, poco piu' a nord di dove siamo, una lunga spiaggia chiamata Berchida.
Ci si arriva lasciando la provinciale percorrendo una strada sterrata di circa 4 km e.
Niente da invidiare alle Piscinas o all'oasi di Biderosa di cui e' una naturale continuazione.

L'ombrellone e' rimasto sull'altra macchina. Marci ne compra un'altro.

Insomma una giornata di sole in una bella spiaggia quasi deserta.






Alla sera cena "sarda" all'aperto con porceddu. Passabile.


20 Settembre lunedi'
Ritorniamo a Berchida con Paolo e Raffa ma con 2 macchine.

Si gioca a "bocce" con i sassi, Paolo vince per 11 a 10.

Nel primo pomeriggio noi torniamo. I Tomassi migrerano altrove.
Alla sera pessima cena io non riesco a mangiare il pesce spada e per l'indomani ordino pizza.
Marci ha una lezione on line e mangia in camera.


21 Settembre martedi'
E' arrivato il momento di sorbirci il piacione e le proposte di vacanze
Cerca di intortarci facendoci prima credere di darci una settimana di vacanze per soli 480€ annui
ma, messo alle strette, spara 20000€ di iscrizione...ma valido per 31 anni e ereditabile !!
Ciao ciao tanti saluti e' stato un "piacere".
Tentiamo di raggiungere Paolo e Raffa ma sbagliamo e ci infiliamo in una spiaggia alle Dune.
E' una bella caletta pero' fa un po' freddo e cosi' torniamo.
Ultima cena, gli altri dicono meglio del solito, io pero' avevo gia' prenotato una pizza ai 4 formaggi.
Marci chiede dell'aceto... ma e' finito!

22 Settembre mercoledi'
Oggi restiamo insieme. Si studia l'itinerario e si punta a San Teodoro

per la famosa spiaggia La Cinta, affollatissima ma bella

Ci danno un volantino di un ristorante con sconto The Fork:L'Osteria
Si mangia discretamente bene su un terrazzino all'aperto
La giovane titolare ci fotografa e ci indica una spiaggia a sua dire bellissima:Cala Brandinchi


Cala Brandinchi e' ad ingressi contingentati: quando una macchina esce chi aspetta entra
Ci si arriva superando lo stagno salato alle spalle della Cinta.
Sorpresa quattro cinchialotti giocano imperturbati vicino alla spiaggia.


Anche qui affollamento perche' la spiaggia non e' profonda, ma l'acqua e' bellissima
E sullo sfondo l'isola di Tavolara




Marci, peccato, e' appena andato via Nicola Savino. Se corri forse lo vedi!

Lasciata Brandinchi si va a Punta Capo Cavallo. Bel Panorama

Poi un giro a Porto Palo. Dove l'anno scorso avevamo tirato l'ora per il traghetto
Insignificante per i miei gusti anche se ben tenuto.
Alla sera prenotiamo a Cala Ginepro sembra caro ma spendiamo 128euro
poco meno della mezza pensione Ma tutt'altra cosa.


23 Settembre giovedi'
Mattinata di maretta tra Paolo e Raffa.
Noi avevamo proposto di tornare ad Osalla, la spiaggia dove eravamo gia' stati l'anno precedente
Paolo era d'accordo Raffa no
proponeva Capo Comino quella di Travolti da ... Dove eramo stati l'anno precedente
. Io medio proponendo di andarci insieme.
ma Paolo si impunta e ci si separa.
La spiaggia di Osala era deserta e carina con la pineta alle spalle

Torniamo e mangiucchiamo qualcosa in casa, poi tentiamo di raggiungere Raffa a Cala Comino
Dormicchia sola sola, tento di fregargli il giornale ma si sveglia.

Purtroppo tra i due permane un certo gelo

Ultima sera e mangiamo pizza al residence.
Saluto il piacione per pura cortesia, il quale non e' evidentemente contento della fallita trattativa.
I Tomassi si svegliaranno alle cinque perche' hanno il traghetto verso le sette.
In tre concludiamo la serata con un gelato tipo qui lo famo solo strano. Anche questa vacanza giunge al termine. Buonanotte!

24 Settembre venerdi'
Ci si alza per salutarli. Insomma una separazione un po' triste
Noi abbiamo ancora tutta la giornata. il Traghetto salpera' alle 21 e 30
Seguiamo il consiglio di Raffa e puntiamo a nord ovest su Aggius
Prima pero' ipotizzaimo una sosta a Colangianus per un museo del sughero in un vecchio convento.
Ma il convento e' in ristrutturazione! Ci accontentiamo di una "bicycle street art"

Aggius e' un paesino da niente ma vanta opere all'aperto e ben 3 piccoli musei
Le "opere" sono prevalentemente di Maria Lai, idee di telai letteralente "appiccicati" ai muri.
e "dipinti" di una tale Narcisa Monni...Ehmm...


Marci pero' si diverte lo stesso. Pensa che fotografi ma invece filmo.

A me pero' piace un altro esempio di "street art" lo chiamerei "liberate il nano"

Tra i musei scegliamo di visitare quello etnografico. Bella Installazione
Interessante la sala dei telai liberamente usati dalla cittadinanza


Fuori dal paese c'e la breve Valle della Luna con enormi massi
che sembrano sistemati da qualche architetto del paesaggio

Poco prima dell'imbocco della valle, altro esempio di street art rusticana
Un "pittoresco" recinto con il teschio e una dedica
ad un montone che per venti anni e oltre aveva fatto il suo dovere.

Marcia indietro e puntiamo sulla vicina Tempio Pausania
ma Marci invece di seguire le indicazioni di maps dice che un'altra strada e' piu' breve.
Morale ci infiliamo in un intrico di viuzze dentro Aggius e per un pelo non si incastriamo.
Rimango stoicamente zitto.

A Tempio Pausania facciamo un giretto in centro e ci fermiamo a mangiare
Da buon milanese cosa ordino un panino con cotoletta. Ma era troppo panoso.
Tiriamo le tre e mezza per vedere una mostra su De Andre' nello Spazio Faber.
C'erano dei manichini molto colorati e dei pannelli a tema con le sue canzoni
Va beh.

Si punta su Olbia e per tirare l'ora dell'imbarco lavo la macchina in un self service
e andiamo a fare la spesa in un LIDL
Quest'anno il traghetto e' strapieno mica come l'anno scorso.
E l'anno prossimo ?