Catania Siracusa

28 12 2019 - 03 01 2020

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(N.B. Click sulle foto piccole per ingrandirle e scorrerle con click sui bordi, click fuori per uscire)

28 dicembre sabato


Ritrovo alla stazione Centrale con Silvia e con un erto anticipo dato che vuole essere sicura "Non si sa mai". A Malpensa volo delle 13 per Fontana Rossa Catania con Air Italy(A/R 770,46)
. Io sono raffreddato e a meta' volo non sento quasi piu' voci e rumori, tutto silenzioso.
Sono un po' spaventato anche se il silenzio non e' del tutto spiacevole.
Anche dopo l'atterraggio cimettero' diverse ore per riprendermi.
Prendiamo l'autobus per il centro e arriviamo in Via Caronda 14, l' airBnB selezionato da Paolo. L'annuncio era interessante e le foto promettevano bene.
Io avevo visto anticipatamente l'esterno con Street View ed ero un po' perplesso, ma come dcicono gli inglesi: don't judge the book by it's cover, e cosi'...



Pero' a volte ci si azzecca. E infatti dall'androne sino all'appartamento a piano terra i segnali erano sconfortanti.
Lo spazio esterno prometteva bene ma non l'appartamento. Ero preoccupato per la reazione di Paolo e Raffa.
La signora che ci accoglie sembra gentile e disponibile per risolvere il riscaldamento (che non andava) e portarci delle coperte in piu'.
Le foto non erano "alterate" ma, come spesso succede, non danno la visione complessiva. Insomma l'insieme delle singole parti non fa il tutto.

Ecco come si presentava sul sito

Nell'attesa di Paolo e Raffaella facciamo un giretto nei dintorni imbattendoci in un mercatino da prezzi sudusti e poi spesa in un Despar
"Com'e' l'appartamento ?" chiede Paolo appena sbarcato. "Peggio di quello di Roma" mi viene da dire.
Piove. Io avevo prenotato con the Fork un ristorante buono, ma Marci fa i "capricci" perche' 15 minuti con la pioggia sono troppi.
Scambio vivace di apprezzamenti. Acquietati gli animi, puntiamo appena dietro l'angolo su "don Turiddo"
ma e' al completo e allora entriamo nella pizzeria accanto: "12 Botti".
Niente di che ma per 53,50€ in 5 che si vuole?
Rientriamo nel nostro alcova che sa di muffa ma nel frattempo almeno si era riscaldato.

29 dicembre domenica
La mattina inizia con lo sciacquone che se si tira, come si e' solito fare, esce dalla sede ed e' necessario togliere il coperchio e reinfilarlo in sede.
Va beh! ci si adatta a tutto.
Ci dirigiamo verso il centro passando per il solito mercatino. Con gingilli da 10 C al pezzo ma bisogna comperarne almeno 5. Che spreco! Marci e Silvia si attardano per bigiotterie.



Sbuchiamo in piazza Stesicoro con tanto di monumento al Bellini (il Vincenzo e non Giovanni pittore che era veneto) .
e antistante i resti di un anfiteatro romano che era enorme e gran parte e' rimasto sotto il livello della citta
Carina la balaustra con testine di donna in ghisa fusa.


Ecco come e' cambiata la     Ricostruzione digitale
piazza nel corso dei secoli       dell'anfiteatro

Cammiando in cerca di un bar, deviamo in un vicolo ed entriamo nel Razmataz_Wine_Bar molto carino.



Il bagno tappezzato di ritagli mi ricorda Collo.
Paolo dopo aver "polemizzato" con il gestore sulla sporcizia dell'antistante piazzetta,
da inizio al tour siciliano dei dolci che si protrarra' sino alla fine (con qualche rinuncia qua e la').
Incredibile: un caffe' 60 C. Ma dove siamo? al paese di Bengodi?
Io voglio vedere il MacS museo d'arte contemporanea , agli altri non interessa, percio' ci separiamo. Loro andranno al teatro romano e altro.
Mi inoltroin una bella zona di Catania e percorro la lunga via dei Crociferi con chiese e monasteri, rigorosamente, chiusi.
Il MacS e' un piccolo museo privato con opere interessanti di artisti, forse non famosi, ma quale artista contemporaneo vivente e' conosciuto dai piu'?.

Qui mie foto"

Qualche ora dopo ci diamo appuntamento davanti al Monastero dei Benedettini di San Nicolò l'Arena. La facciata della chiesa e' incompiuta.


Per l'ex monastero, ora sede dell'Universita' di lettere, prenotiamo una visita guidata per le due.
Giriamo cercando dove mangiare.

Ci sediamo in una rosticceria ordinando un mix di cose apparentemente appetitose ma che rimarranno un po' sullo stomaco.

Ritorniamo al convento
La guida che ci accompagnera' e' una simpatica e arguta giovane sicula.
L'ex monastero e' un vero grande labirinto, attualmente chiuso per le vacanze natalizie. Nessuno in giro tranne il gruppo.



Video: Il Covento Benedettino


Io e Paolo veniamo zittiti (diciamo Paolo perche' la voce che si sentiva era ovviamente la sua)mentre ironizzavamo su (non mi ricordo)
Ma ad un certo punto Paolo mi chiede spiegazioni su come si fa ad inoltrare una foto con WA.
Ci distraiamo un attimo con il cellulare in mano e quando alziamo il capino non vediamo e non sentiamo piu' il gruppo.
Dove sono finiti ? A destra del corridoio nulla. Sarnno scesi per le scale ? E allora giu'.
Giriamo a tentoni in un silenzio tombale.
Riusciamo a trovare l'ingresso da dove eravamo entrati. Facciamo per uscire, ma il portone e' sbarrato.
Ritorniamo di sopra. Tutto tace.Che si fa? si chiama con il telefonino.
Indicazioni vaghe e poi in fondo, lontanissimo Marci fa un cenno con la mano per poi sparire senza darci il tempo di focalizzare la posizione.
Arrivati a meta' del corridoio, un altro bivio. Che sia andata di la? Ci andiamo. Certo che no! Si torna indietro. Altra telefonata.
Il gruppo ci stava aspettando. Figura di M. ma la guida e' stata spiritosa.




Finito il giro, (ma senza vedere la Biblioteca che era molto bella) tutti giu' verso il centro.
La giornata non finisce mai e si punta su Palazzo Bischeri.
Marcella per accertarsi che possa essere visitato telefona: Risponde nientemeno che il principe Ruggero Moncada
"Lei e' il signor Bischero? Si puo' visitare il palazzo?" esordisce.
Si' si Puo' Appuntamento alle 17.
Su consiglio di chi ha visto in mattinata il teatro romano, mi scancio di nuovo e vado a vederlo. Appuntamento a piu' tardi
   

Lo stao di manutenzione e' piuttosto pietoso.
Esempio di come non si dovrebbero mentenere i siti archeologici



Per raggiungere gli altri riattraverso per l'ennesima volta piazza Duomo
con l'elefante che porta in groppa un obelisco e lungo Via Vittorio Emanuele

Attratto dalla scritta "Palazzo della cultura" entro in un cortile dove vi sono diverse opere.


Aspettando l'ora di ricongiungermi con gli altri fotografo il tramonto tra i palazzi.



Gli altri nel frattempo si erano infrattati,guarda caso, in una pasticceria dove avevano incontrato Marci
reduce da una caduta nell'attraversare la strada

Aspettiamo davanti al portone di un palazzo dall'aspetto tutt'altro che "nobile" di incontrare il "Bischero".
Si ripete la situazione di Palermo solo che al posto di un una charmant nobildonna bionda
c'e' un non piu' tanto giovane dandy dal colletto sfilacciato (notato da tutti tranne da me) ma dalla parlantina sciolta.
Che sia anche questo un nobile dacaduto?
Si visita solo una piccola parte del palazzo (ho letto di circa 600 stanze...) insieme ad un altro gruppo di giovani.
Alla fine Ruggero Moncada si dimostra un vero principe e non ci fa sborsare nulla.





Ritorniamo a piedi verso casa.
Poi a cena dal vicino don Turiddu 2. (85€) Non cosi' buono come ce lo eravamo immaginato.

30 dicembre lunedi

Prima tappa della giornata sara il mercato del pesce.
La raggiungeremo attraversando i Giardini Bellini (ma ne vediamo solo un pezzo).
Ad un cero punto mi distraggo a fare fotografie e perdo di vista i quattro.
Mi sembra di vedere da lontano il cappello di pelo di Marci. Dopo un po' lo raggiungo. Ma non era lei!
Giro ti telefonate e ci ricongiungiamo in via dei Crociferi. Non so come, ma ero davanti a loro e li avevo preceduti.
Breve sosta per una spemuta d'arance con sfilata di damigelle danzanti in costume
Poi improvvisamente inizia a piovere.
Ci ripariamo sotto i portici del mercato ma fa freddo e si e' pigiati.
Di corsa verso un bar altrettanto strapieno.
Io e Paolo compriamo degli ombrelli trattando perche' piovera' sino alle due ci confida il venditore
. Ombrello che puntualmente perdero' in giornata cosi' come poco dopo smettera' di piovere.




Puntiamo su Castel Ursino
.

Nel castello ci sono diverse mostre:
una interessante sui PALIOTTI (termine mai sentito) ovvero preziosi lavori artigianali di ricamo (ma non solo) ad uso religioso.



una multimediale "immersiva" su Caravaggio (insomma...) salvo per due copie di quadri del Caravaggio:
* Uno rubato nel 1969 e mai ritrovato: Natività con i Santi Lorenzo e Francesco” di Paolo Geraci
* Ed uno andato"perso" : Cristo alla colonna di Mario Minniti

Infine c'e la pinacoteca permanente con un bel quadro di Michele Rapisardi testa di Ofelia


E' ora di pranzo ritorniamo verso il mercato e troviamo una friggitoria con ottimi arancini.



Marci ci lascia e noi quattro andiamo per case "illustri".
Prima quella del Bellini (che non ne valeva la scala ne i 2 € di ingresso)
a cui si accede da un malmesso cortile in puro stile siciliano


Tanto che ci siamo andiamo nello stesso stabile a vedere un piccolo museo dedicato al pittore Emilio Greco
A seguire la casa del Verga, decisamente piu' interessante.
.
Filmati delle due case


Si decide (mannaggia!) di andare a vedere il decantato porticciulo dei pescatori di san Giovanni Li Cuti.
Prendiamo un autobus che ci porta nei pressi. Ma di porticciulo e di pescatori non se ne parla.
Villettine restauratine e coloratine sul mare ecco di cosa si tratta.
Interessanti sono i sassi di pietra lavica che formano la "spiaggia"; Nel dialetto catanese si utilizza il termine “Li Cuti”
oppure“Li Cutulisci” per indicare delle formazioni di origine lavica o degli scogli sottoposti all’azione erosiva del mare.

Ovviamente, alla Fantozziana, inizia a piovere. Autobus non se ne vedono,
Cosi' passo passo nel buio e in 4 sotto 2 striminziti ombrellinici dirigiamo verso una ipotetica fermata.
Dopo un bel po' arriva quello che ci riportera' verso casa dove Marci ci aspetta.
Nel frattempo ha smesso di piovere e andiamo a piedi di nuovo verso Palazzo Bischeri da Canni e Pisci dove avevamo prenotato.
Per 25€ un sacco di piattini, ma alla fin fine...
Tornati a casa decidiamo di lasciare la casa nonostante l'avessimo prenotata (e pagata) sino al 2.
Dobbiamo questionare con la "padrona" e farci ridare una parte? Facciamo i signori, forse sbagliando.
Troviamo un appartamento a Siracusa, prenotiamo la macchina all'aeroporto e, per la mattina dopo, un taxi sponsorizzato caldamente da Silvia.
Speriamo bene

31 dicembre martedi'
Marci primo conducente e Paolo secondo con supplemento.
Puntiamo direttamente su Siracusa e raggiungiamo la casa in via Archia in circa 40 minuti.
Finalmente una casa bella, pulita, spaziosa e attrezzata.
.
Usciamo per un primo giro di ricognizione e cerchiamo una pescheria per il "cenone" a base di pesce.
Demandiamo la scelta spetta allo chef stellato Raffa.

Nel pomeriggio attraversiamo il ponte che collega la terraferma con l'isolotto dell' Ortigia.
Dopo la fontana di Diana


si arriva in piazza del duomo.

Io punto per vedere La crocifissione di Sant’Andrea attibuita al Caravaggio della collezione Spier, Londra.
e' una dell quattro tele quasi identiche conosciute anche se, quella "certa" e' a Cleveland.
Lo vedro' il 2 e da profano, ma estimatore, ho qualche dubbio sulla autenticita'.
Puo' mai un tipo come il Caravaggio, fare piu' copie dello stesso identico quadro?
Mah, forse si' per le palanche. Anche i geni devono pur campare
Il portone della mostra pero' e' chiuso e non vi e' nessun cartello ne' di giorni ne' di orari. Bella Organizzazione !
Allora punto sulla chiesa di santa Lucia alla badia dove c'e' un autentico Caravaggio senza ombra di dubbio.
ovvero il Seppelimento di santa Lucia. La composizione e' tipicamente sua.
Dopo La fonte Aretusa, cCi incamminiamo lungo l'alta passaggiata sul mare mentre il sole tramonta.





E' buio ed ora di tornare per fare ancora spesa.
Riattraversiamo la piazza con un Albero di Natale in stile ecologista ma molto iluinato.

La mega spesa la facciamo in un supermercato mediando sui vari desiderata.
Si fa il conto se conveniva un ristorante.
Ma col senno di poi no, dato che ci mangeremo ancora altre due volte
Si cena con risotto a base di pesce e altre sfiziosaggini.
Arriva puntuale mezzanotte e via incontro ad un altro anno. Auguri.

1 gennaio mercoledi'

Dato che oggi e' "festa", per evitare delusioni sulle eventuali chiusure, decidiamo di andare per paesi.
Il primo e' NOTO famoso per il suo barocco. Ma devo dire che tutto sommato e' risulato inferiore (alle mie) aspettative.
.
Girando, facciamo due incontri strani.
Il primo e' un filosofo tuttologo in bicicletta che attacca con Paolo un bottone difficile da scucire
Il secondo, una loquace vedova emiliana trapiantata a Noto che, "grazie" a Marcella
ci invita in casa e sciorina guai e le innumerevoli ingiustizie e cattiverie subuite dai netini



lasciata Noto ci dirigiamo verso la
villa del Tellaro
una Villa romana persa nella piana a sud di Noto.




E' ormai tardi e la fame si fa sentire.
Iniziamo un giro tortuoso in cerca di uno straccio se non di ristorante, almeno di un bar.
Niente
Arriviamo per caso a Marzameni un paesino sul mare con una "rustica" piazza che io trovo assai bella.
Paolo di parere opposto. Seduti ad un tavolino ordiniamo dei panini.



Ripartiamo per la


Riserva naturale Oasi Faunistica di Vendicari

Una passeggiata lungo mare e marcella trova del tufo e si improvvisa Henry Moore
e intanto aspettiamo Paolo che si era deciso a fare anche lui il giro, ma un bel po' dopo di noi


Ultima tappa della giornata: Modica
Ci arriviamo che e' quasi buio. A parte la facciata della cattedrale,
non vediamo praticamente nulla se non negozi di cioccolato
Delizia per Paolo che si dilunga in assaggi gratis


L'uscita dalla citta' e' un po' problematica e rifacciamo su e giu' il percorso piu' volte.
Alla sera cena di avanzi in casa.
2 gennaio giovedi'

Al mattino visita al parco archeologico. Ma non potevano mettere la biglietteria piu' vicino all'ingresso ?
Giriamo per il grande teatro greco





Quindi ci inoltriamo nell'antro dell' Orecchio di Dionisio.
E non dioniso come si crede

E Marci si ostina a voler fare Henry Moore


All'uscita accompagnano in macchina me e Marci al museo archeolico
Ci diamo appuntamento all'Ortigia per il pranzo.
Il museo e' una struttura moderna con reperti notevoli.




Ma anche con Marci ci dividiamo.
I custodi mi dicono che all'Origgia ci si arriva in 10 minuti a piedi
Vai a fidarsi ! ci Mettro' piu' di 30 '.
Passo pero' davanti alla "curiosa" e imponente costruzione in cemento armato che si vede entrando in Siracusa.
E' una chiesa santuario, la Madonna delle lacrime, a ricordi di una "lacrimazione" di una statua nel 1953.
Cosa non si fa quando piange la madonna.


Raggiungo gli altri che si erano fermati e rifocillati ad un baretto vicino all'Aretusa.
Per non essere da meno mi faccio un arancino.
Dopo di che vado finalmente a vedere il Caravaggio della collezione inglese (o meglio, a parer mio, una copia).

Decidiamo di andare a vedere un paesino che sarebbe arrivato secondo nel 2019 tra i borghi piu' belli d'Italia .

PALAZZOLO ACREIDE

Ci arriviamo che per le strade c'e' ancora neve!.


Ora i casi sono due: O non sanno piu' chi premiare o non abbiamo visto quello che meritava di essere visto.
Forse la seconda.
Anche perche' la parte"vecchia" vista dall'alto, era irrangiungibile per via delle strade ghiacciate.
Ripartiamo con il buio ma sbagliamo strada girando a vuoto per un po' per stradine di campagna.
Ma il navigatore ci salva.
Marci aveva scelto e prenotato il ristorante "Siracusa e dintorni" con the fork.
L'impressione iniziale non e' stata un gran che, ma ci siamo ricreduti Il migliore della vacanza.
E per "soli" 92€ in cinque e con tanto di ricevuta!.
3 gennaio venerdi'

E' il giorno dei saluti.
Paolo e Raffa rimarranno ancora perche' il loro aereo parte nel pomeriggio.
Noi invece riprendiamo la macchina e e la riconsegnamo all'aeroporto.
Ma prima azzeriamo la cassa facendo il pieno
Siamo in anticipo e ci tocca aspettare. Ma il volo e' in orario e si arriva a casa per cena.
Alla prossima.