PRAGA
16 maggio 2024 - 23 maggio 2024

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16 maggio giovedi

Partenza da Orio prezzo biglietto A/R a testa 122€. Costo appartamento a testa 263€.
Alle informazioni conferma che i trasporti per i senior anche turistici sono gratis !!!
Si prende autobus 59 e si scende al capolinea per la metro A verde direzione Namesti Miru.
Primo impatto con la metro funzionale che prenderemo spesso con le lunghe scale mobili.




Un particolare ricorrente: a cosa serve?



Namesti Miru e' una piazza con una chiesa neogotica di fine '800
dedicata a Santa Ludmilla.



A piedi con maps verso la casa in Pod Zvonarkou 2240/8
Piccola ma funzionale a parte il microlavandino.


Sistemati i bagagli prendiamo il tram 11 e andiamo verso piazza SAN VENCESLAO.
La piazza non ha nulla di particolare: centinaia di turisti e centinaia di negozietti. Ci passeremo piu' volte.
Una curiosita' sono le persone in vetrina con i piedi a mollo
in una vasca piena di pescetti che mangiucchiano la pelle.



All'inizio, o alla fine, della piazza, il museo di storia naturale, che non visiteremo,
e davanti al Museo, sul marciapiedi, un ricordo a Jan Palach.



Avevo letto di una mensa selfservice per praghesi: SVETOZOR
Non facile da trovare, sistemata in una galleria laterale alla piazza, ma apre solo a mezzogiorno
Ci proponiamo di tornare per pranzo uno dei prossimi giorni.
Ma quando lo faremo scopriremo che e' chiusa per ristrutturazione.
Cambiamo i primi 200 euro in corone: 1€ circa 24 corone.
Ci serviranno per fare spesa al BILLA colazione e cena in casa
con 3 tipi di wurstel senape e cetrioli

17 maggio venerdì
Sotto la pioggia ci dirigiamo verso la Piazza della Città Vecchia


>BR> in cerca della Central Gallery che scopriamo essere un museo con opere di Warhol Dalì Mucha






Foto dedicata da inviare via Whatsup







Un certo languorino comincia a farsi sentire...ma dove mangiare?
Siamo In zona ebraica, ma di ristoranti Kosher non c'e' traccia.
Adocchio una burgheria: Tom's Burgher ma sì dai proviamo! Ottima scelta. 553kc=23€



Saziati, cerchiamo il cimitero ebraico.
All'esterno un muro con i ritratti di alcuni ebrei coinvolti nel raid del 7 ottobre '23


Attualmente il cimitero e' all'interno di un complesso recintato con una ex sinagoga
(Pinkas) dedicata alle vittime dell'olocausto



All'esterno le centinaia di lapidi vecchie di secoli.


Li' vicino la sinagoga che piu' mi ha incuriosito detta "Vecchia Nuova"




Continuiamo il percorso ed entriamo nella sinagoga Maisel con gli scranni lungo le pareti



Infine la piu' suntuosa, la sinagoga spagnola con tanto di organo



E' quasi sera e si torna a casa.
Cerchiamo una soup cinese al Billa non c'e', ma la troviamo nel negozietto cinese vicino alla fermata del tram.

18 maggio sabato
Oggi prima tappa il Museo di Arte Moderna, ma dato che tutti i musei fanno capo a Narodni
prima di capire dov'e' quello che ci interessa giriamo a vuoto dalla parte di Mala Strana
e finiamo sul Ponte Carlo pieno di turisti e staute con le due torri alle estremita'.






Rifacciamo il punto e riprendiamo il tram che riattraversa la Moldava.
Sosta capuccino (io) e dopo un pezzo a piedi arriviamo al museo.
Un edificio su quattro piani.

Cominciamo dal quarto con statue e opere da fine '800 aal 1920 ca
si scende al terzo con quadri di artisti slavi ma interessanti sorprese francesi.

Per la visita virtuale al museo CLICCARE QUI



Dato che siamo dalla parte di Mala Strana andiamo ai giardini Wallestein
Con fontane e grosse carpe e anche grossi gufi.




Quindi di nuovo verso ponte Carlo. Sosta birra e caffe' con mancia obbligata sollecitata a voce.
Un passaggio d'obbligo al muro John Lennon ridotto a schifo da come'era a com'e'.



Infine giro sull'isoletta di Kampa con il Canale del Diavolo




Cenare dove? Decidiamo per la trattoria Kaspar d'angolo di casa.
Appesa al soffitto una bicicletta volante. 723 Corone. Non male.


19 maggio domenica
Oggi stiamo nella parte "bassa" di Praga e andiamo a piedi sino a Vyšehrad antico insediamento con castello e chiesa.
Per arrivarci costeggiamo antiche mura attraversando un parco con zona "pattinatori" che attira Dante.

Si sale e si arriva ad un cimitero tipo "monumentale" sino alla chiesa di san Pietro e Paolo
con due "strani" simboli sulle porte di ingresso.



Qui come in Portogallo per entrare nelle chiese si paga!
Rinunciamo all'ingresso ma non a una foto attraverso le grate.



Fuori un bel parco con statue e vista panoramica sulla Moldava.



Si scende per una scalinata sul fiume e lo costeggiamo per un bel tratto.
Incontriamo uno "strano" orologio: cosa misurera' quello inferiore?
C'e anche una chiatta con un gran bel campanone: a cosa servira'?
Due domande che non avranno risposta



Procediamo verso la Casa Danzante
La casa danzante, ultimata nel 1996, e' nota per la sua forma bizzarra.
Sul soffitto dell'atrio di ingresso una grande mosca.




Sempre a piedi lasciamo la Moldava e ci dirigiamo verso la testa ruotante di Kafka
Sono deluso, poco somigliante e molto piu' appariscente nei filmati.



Lungo il percorso scattiamo una seconda foto da inoltrare a chi di dovere.


Ho fame, forse anche Dante, di piccole trattorie nemmeno a parlarne.
Entriamo nel centro commerciale dietro il testone di Kafka e, per andare sul "sicuro", puntiamo su McDonald.
Piove. Torniamo a casa per un riposino
Alla sera usciamo per un Gulash in una trattoria piazza Karlovo Namesti: U Sedleru.un vero "Pub" praghese.
Gulash non speciale ... ma è il primo in assoluto che mangio, quindi non ho riferimenti
20 maggio lunedì
Meta di oggi il castello di Praga che domina la citta'.



Prendiamo la metro e poi un tram che sembrerebbe andare verso il castello, ma c'e' un ingorgo, incidente??
Scendiamo, ma non e' una sfortuna perche' scopriremo che andava dalla parte sbagliata.BR> Ci inerpiachiamo a piedi, un po' fastidiosa la salita sotto il sole.
Prendiamo i biglietti per le singole visite. E dopo i due cortili
Comincia dalla cattedrale di San Vito molto luminosa in stile gotico




e la bella cappella di San Venceslao



All'uscita, un periplo della cattedrale






Al'esterno, sul lato dove una volta doveva esserci l'ingresso principale della cattedrale con le "tre porte",
c'e un palazzo con la grande sala Vladislao e un sacco di camini in maiolica:
ma il tiraggio dov'è ? E da dove le alimentavano?



E' poi la volta della basilica di san Giorgio, decisamente romanica con la volta a cassettone ligneo.


Seguiamo il flusso e arriviamo al vicolo d'oro, che di oro ormai c'e' poco.
Il fascino delle vecchie casette e tutto nella immaginazione.



Ci perdiamo pero' la parte a sinistra e quella superiore: qui quello che non abbiamo visto:





Si prosegue l'itinerario verso la Torre che fungeva da prigione e luogi tortura,





Ci manca la pinacoteca ma dato che il biglietto vale due giorni, lo conserviamo per il giorno dopo.
Si esce dal castello, sono ormai le due passate. Pranzo? No! Meglio un gelato.
Ridiscendiamo verso la Moldava per le stradine di Mala Strana. Imbattiamo in un museo "Montanelli".
Che propone mostre temporanee.Mi incuriosisce, anche per via della maniglia, ma e' chiuso.



Nella piazza della chiesa di san Nicola 27 "teste" dell'artista Karel Nepraš
che "ricordano" 27 esecuzioni fatte nella stessa piazza durante la guerra dei trent'anni.




Riattraversiamo Ponte Carlo per l'ennesima volta e si torna a casa per un riposino, ma prima una Birra da Kaspar.
Alla sera ristorante da Viet Babylon che avevamo adocchiato gia' del primo giorno. Soup non male. Ma avrei fatto un'altra scelta.



21 maggio martedì

Oggi si ritorna nel quartiere ebraico per vedere se si riesce a fare due cose
che erano andate "buche" nei giorni scorso, ovvero:
Trovare dov'e' l'ascensore "paternoster" e la torre dei libri.
Nel palazzo dove credevo ci fosse la fila per l'ascensore, in realta' era quello dove c'e' la torre dei libri.
Ingenuamente avevo davero pensato che avessero realizzato una alta torre aprendo un varco nei soffitti e nei pavimenti.
Cosa tecnicamente fattibile e abbastanza semplice. In realta' c'e' una "buggeratura"
Artificio che, a mio parere, altera "filosoficamente" e depista il significato della vertigine del sapere in ridondanza del sapere.




Ma allora l'ascensore dov'e'? Nella stessa piazza c'e' il comune di Praga, dove avevo letto dell'ascensore.
Fuori nessun cartello, entriamo titubanti aprendo la pesante porta e in un angolo nell'atrio deserto un cartello avvisa
che il famigerato saliscendi è "out of order". Ma abbiamo un asso nella manica:
L'indirizzo di un palazzo privato dove ce ne e' uno simile.
Dritta che ci aveva dato la vicina di posto sull'aereo: TESNOV 5.



Non è lontano e ci arriviamo facilmente. L'ingresso dell'edificio e' una "galleria" la percorriamo, scrutiamo, giriamo ma niente
suggerisce dove possa essere. In compenso c'è un self service con parecchie gente in fila.
L'ora sarebbe anche appropriata e ci accodiamo. Ma quando entriamo i cartelli appesi in ceco per i piatti, mi scoraggiano.
Non me la sento di dover chiedere spiegazioni con la gente che preme. Usciamo. Ultimo tentativo un ingresso con portinaia.
Con l'inglese niente da fare, ma inspiegabilmente capisce "ascensore" e ci indica un corridoio.
L'ascensore c'e', ma e' assolutamente normale! Giro la testa dall'altra parte, e di fronte, eccolo è lui: il paternoster.
Ci facciamo una serie di giri come bambini sulla giostra.
Il termine “paternoster” potrebbe derivare dal rosario che consiste in una catenella chiusa ad anello che si scorre ciclicamente fra le dita;
Ma non è escluso un risvolto ironico, dovuto alle difficoltà di accesso se preso per la prima volta, tanto da recitare un padrenostro



Prendiamo il tram per la Galleria del castello. Questa volta scendiamo vicini.
La galleria non e' molto grande e per la verita' non ci sono quadri particolarmente interessanti.
Due Still life: la prima di tale Samuel van Hoogstraten la seconda di Paolo antonio Barbieri




Un epigono caravaggesco, forse Tommaso Salini



E un soggetto tipico seicentesco la donnna che seduce
lui le palpa il culo, ma lei gli fruga nella borsa.



Di nuovo in tram per il Monastero di Strahov
Fatti ibiglietti, si sale e per prima cosa c'e' un corrodio con armadi che contengono
raccolte varie, conchiglie, insetti insomma un mix di oggetti tipici del "gabinetto delle mereviglie"
e poi vecchi mappamondi. Uno datato 1600 ca senza le americhe (?!).



Infine le due biblioteche: La sala filosofica e la sala teologica. visibili solo dall'esterno



In realta' vediamo solo una piccola parte di questo monastero. La pinacoteca avrebbe meritato.
Pioviggina. Una sosta nella chiesa dell'assunta. Ritorniamo alla base



Leggo una buona recensione di un ristorante libanese. Jaffa Ancora etnico? perchè no?. Scelta sbagliata.
Non tanto il mio piatto ma quello di Dante. Alla richiesta se eravamo soddisfatti, faccio una faccia perplessa.
Ci fanno lo sconto.

22 maggio mercoledì
Penultimo giorno. Domani non potremo fare nulla, perciò vediamo di sfruttare bene la giornata.
Propongo di andare a visitare la pinacoteca del convento di San'Agnese di Boemia di cui avevo visto dei quadri interessanti.
Il museo e', tanto per cambiare, nel quartiee ebraico.
La raccolta di arte medievale boema e' davvero sorprendente.
Mi colpiscono dei quadri che anticipano di secoli soluzioni "innovative":
Il quadro che continua nella cornice
Inserti materici in rilievo

Per il resto tanti cristi sanguinolenti, tante madonne e la morte incombente.




Siccome ci sono tante sante di nome Agnese. Quella "canonica" e' una martire romana raffigurata con un agnello.
Santa Agnese di Boemia invece e' rappresentata con uan chiesa in mano.
Un quadro interessante per i dettagli e' opera di uno "sconosciuto" Santa Agnese cura un ammalato.



Prima di uscire un giro per i locali del monastero del XIII secolo



Dato che ci era piaciuto proprio tanto torniamo al Museo d'arte contemporanea.
Questa volta si paga, ma pazienza, merita, e poi i prezzi sono veramente bassi.
Questa volta pero' cominciamo dalla pittura boema del terzo piano e poi saliamo al quarto
E' sempre interessante vedere le cose due volte.
Ma e' solo alla terza che vengono colte e memorizzate.



Per una selezione dei quadri del museo CLICCARE QUI

Andiamo in piazza per vedere la torre dell'orologio con lo spettacolo del giro degli apostoli allo scoccare dell'ora.
Avevo letto che lo si poteva vedere comodamente da una finestra del museo delle illusioni.
Lo cerchiamo ma e' in una strada li' vicina ma dalla quale sembra impossibile vedere l'orologio.
Pertanto torniamo in piazza. Notiamo che manca lo scheletro che suona la campana e l'arabo.
Che fine hanno fatto?
Cerchiamo di capire come funzione il complesso quadrante dell'orologio. Ma non ne veniamo a capo.

Io vorrei vedere il museo delle illusioni, ma Dante storce il naso.
Tiriamo l'ora di cena gironzolando per la piazza e andiamo da MUSTEK per un bel cosciotto di stinco.
1165 Corone = 49 €. Ottima scelta. Felice conclusione di un'ottima giornata.



Solita metro e tram e si torna a casa.
23 maggio giovedì
Si bagaglia con calma, il decollo e' per le 13,15.
Ultimo sguardo dalla finestra e si rimettono le chiavi nel locker sulla cancellata.



Tram e metro e bus per l'aeroporto: ma il terminal e' 1 o 2? sul biglietto non c'e' scritto.
Si sbaglia a scendere ma il terminal 2 e li' vicino.
Avanzano corone, bisogna spenderle. Una bottiglia di vino boemo? da stappare a casa? Certo!
Bella etichetta.Peccato che pero' era australiano.
L'ultima chicca ai bagni dell'aeroporto: orinatoio per tifosi di calcio: mirare la pallina appesa in rete.


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Alcune amenita'