Abruzzo
3 - 12 settembre 2022

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Quest'anno si ricompone il gruppo. Meta Abruzzo.
Su un mio canovaccio, Bill stende una scaletta di viaggio che, con qualche variazione e omissione, sara' mantenuta.



Piero Angela racconta alcuni luoghi dell'Abruzzo che abbiamo visto

3 Settembre sabato


Arrivo a Fano nel pomeriggio dove gia' si trovano Silvia e Bill.Cena a tagliatelle e fagioli.
Dormiamo da Paolo e Raffa.

4 Settembre domenica


Partiamo con tre macchine.Sosta a Torre di Palme.

Caffe' in un buffo bistrot naif


giro per chiesette e

Raccolta di capperi.


Su intuizione di Marci sosta a Chieti in Piazza Garibaldi.
La piazza della cattedrale e' in rifacimento

e ci siamo affacciati
nella cripta mentre era in corso la messa

Paolo chiede ad una signora che consiglia di andare da Nino.
Cammino lungo il corso per arrivare ad una piazza con evidente costruzione del ventennio
allora palazzo Arnaldo Mussolini ora Museo universitario ma senza la scure dei fasci littori di allora.

Pranzo da Nino (Io, torchietti alla ventricina ).

Sintesi di Rieti: Niente di che.

Si arriva A Roccacasale addossata al monte delle fate.

Qualche problema di parcheggio. Bill non muovera' piu' la sua rossa.

Si scarpina per arrivare alla casa.



Bella casa. Pari o dispari per le stanze.

Cena su consiglio dei locali alla Taverna Vecchia (io scamorza affumicata ahime') ... non ci torneremo. Pioviggina.


5 Settembre lunedi'

Io faccio un giro in su verso il castello tra case diroccate fotografando porte



Marci paesaggi post temporale notturno



Il giro di oggi prevede: Castel del Monte, Campo imperatore, Santo Stefano di Sessanio, Rocca Calascio

Si parte dandoci appuntamento a Castel del Monte.
Si formano due equipaggi che rimarrano abbastanza stabili. Silvia con noi, Bill con i Tomassi.
Ci arriviamo allungando un bel po' perche' al bivio di Capodacqua, invece di girare a destra verso Ofena,
andiamo a sinistra verso Navelli per arrivare alla tappa passando pero' da Calascio
Gli altri aspettano pazientemente.
Pausa caffe' e giretto per il paese scoprendo che nei paraggi hanno girato molti film.




Partenza per Campo Imperatore. Paesaggi molto belli. Ad un certo punto ci fermiamo a raccogliere sabbia

Si paga per arrivare allo spiazzo.
Paolo e Raffa decidono di salire al rifugio in cima. Io temo per il ginocchio e rinuncio.
Abbiamo la conferma da una targa molto concisa che nell'hotel (chiuso e in ristrutturazione) fu tenuto "prigioniero" Benito Mussolini
Pranzo con panini mentre osserviamo i due arditi salire in vetta.



Ripartenza per Rocca Calascio con piccola pausa fotografica





Arrivo a Santo Stefano di Sessanio, un intrico di stradine nel tipico paesino abruzzese.



Verso la Rocca coda incredibile di macchine con strettoia, Bill suda. Ci passiamo per miracolo.
Fuori da un locale un avviso degno del genio italico nel trovare circonlocuzioni impareggiabilmente creative




Al ritorno incrociamo i Tomassi che provano a raggiungere un posteggio dato che nel frattempo si erano liberati posti macchina.
Verso casa ripassando da Sessanio e poi giu' verso Barisciano per prendere la SS17 che percorreremo parecchi volte.
Spesa all'Eurospin e cena con spaghetti alla carbonara fatti da Raffa.

6 Settembre martedi'

Il giro di oggi prevede:
Sulmona, (Bugnara, Anversa degli Abruzzi) Scanno, Villetta Barrea, Parco Nazionale,(GIoia dei Marsi) Pescina (E 80 uscita Pratola) Roccacasale

Prima tappa Sulmona citta' dei confetti.



Si posteggia in Piazza Garibaldi con vista della fontana e dell'acquedotto romano



Sosta al punto informazioni poi verso la Cattedrale di San Panfilo







Io voglio visitare il museo d'arte contemporanea. Conclusione: insomma potrei provarci anch'io a...


Gli altri glissano. Ci diamo appuntamento a Scanno.
Si punta su Anversa degli Abruzzi attraverso la gola del Sagittario su una strada strettissima
Si arriva a Scanno costeggiando il lago a forma di cuore (che si apprezza pero' dall'alto)



Pranziamo al ristorante La Porta poi giriamo per il paese



Si riparte attraversando il Parco nazionale degli Abruzzi. Ma nessun orso e nemmeno un cinghialetto.
Sosta in un pratone a Passo Godi dove godiamo pisolando un'oretta



Si arriva a Pescina che non sembra un gran che. Nessuna sosta.



7 Settembre mercoledi'


Oggi e' la giornata dedicata all' Aquila.
Si prende la solita ss17 e si arriva al posteggio del terminal degli autobus.
La basilica di santa Maria di Collemaggio e' li' vicino.
IL terremoto del 2009 non ha causato danni alla facciata.


ma il soffitto a cassettoni e tutto l'arredo barocco e' stato rimosso nel 1972
rendendola simile a quanto doveva essere nel '300. Il terremoto ha fatto crollare
la parte del tetto con la cupola.


Prendiamo una navetta per il centro e si cammina ds turisti guardando qua e la'
passando tra edifici in ristrutturazione o gia' ristrutturati, molti in stile ventennio.
Arriviamo alla basilica di san Bernardino. L'intermo e' di un bianco quasi accecante.



Infine la Fontana luminosa, ma essendo giorno di luminoso c'e' solo il cielo.



Dove si pranza? Insisto per Pinzimonio in via Cannella trovato su the Fork.

Andiamo al Maxxi museo di arte contemporanea. All'ingresso:
Masso con gli ultimi 5 giorni di Francesco Arena

Poche opere stabili tra cui quella di Ettore Spalletti


dato che e' sede di mostre temporanee, quella in corso si intitola Afterimage.
Una riflessione sui temi della memoria (?) dato che afterimage e' un fenomeno per cui uno stimolo visivo
(come il flash di una macchina fotografica) produce un’impressione sulla retina che persiste.
Poche opere mi convincono, ovvero quelle capaci di coniugare la forma ad un senso condivisibile

che non sia solo quello provatissimo, inacessibile, dell'artista.
Se non esiste un minimo comun divisore a cui agganciarsi, la comunicazione non esiste.
Questi mi sono piaciuti:
Elisa Sighicelli, Senza Titolo.
Bronwyn Katz Groei Grond, (lana e reti di materassi trovati a Johannesburg
He Xiangy, Asian Boy,


Questi li trovo pretestuosi e solo decorativi, non aggiungendo nulla alla forma.
Thomas Demand (fotografie di "cartoni" o Modelli dello stilista franco-tunisino Azzedine Alaïa (1935-2017)

OLIVER LARIC Sleeping Figure (stampante 3D)


Benni Bosetto, Saturniidae.

JUNE CRESPO, Untitled e LUCA MONTERASTELLI, Fiume buio


E' arrivato il momento di andare alla fontana delle 99 cannelle.
E' lontana ? A piedi ? c'e' chi dice si' chi no'. Pare ci arrivi una navetta alle 16.
Paolo prende i biglieti e aspettiamo. Aspettiamo Aspettiamo. Alle 16 e 20 saliamo su un bus
che ci porta al parcheggio auto ed e' con quella che ci andiamo.
La strada e' un po' contorta. Sara' quella giusta ? Si'.


Anche per Aquila un poco deluso.
Si riprende la strada di casa e ceniamo variegato.


8 Settembre giovedi'

Direzione ABBAZIA DI SANTO SPIRITO AL MORRONE fondata nel XIII secolo da Pietro del Morrone, futuro Celestino V
trasformata nel tempo da luogo di preghiera a prigione.
L'abruzzo nell' 800 apparteneva al Regno di Napoli che nel 1807 soppresse gli ordini religiosi di San Bernardo e di San Benedetto
Le proprietà di detti ordini furono riunite alla corona eccetto le biblioteche e gli archivi esistenti in alcune badie (es:Montecassino).

Dall'abbazia si vede l'eremo di Sant'Onofrio. NOn ci siamo saliti.



video

Scendiamo nella cripta:


Dalla chiesa si accede ad un refettorio con grisaglie in tondi rappresentanti le regole dell'ordine:



Prossima tappa i resti romani di Alba Fucens. Ci arriviamo attraversando la piana del Fucino. Pioviggina.
Noi pero',attraversando Avezzano, scopriremo Alba Fucens srl,
che non rientra tra i capolavori di architettura, ed e' distante circa 40 km dalla meta.


Quando arriviamo gli altri sono li' gia' da un pezzo e stanno tornando indietro.
Proviamo a vedere almeno l'anfiteatro.


Andiamo al borgo vicino ma ci dicono che il proprietario, cuoco, forse, non arrivera' prima di mezz'ora.
Rinunciamo e inizia una disperata ricerca che si conclude presso la trattoria del viaggiatore
L'apparenza puo' ingannare.
Io e marci insistiamo per un bisteccone e dopo un po' di tira e molla, saremo accontentati.


Silvia propone una chiesa a Bominaco sponsorizzata dai suoi amici.
Ci dirigiamo verso nord su e giu', attraversando Celano, Rovere, Rocca di Cambio per riprendere la solita ss17 girando a sud
La chiesetta e' quella di San Pellegrino con attaccata la piu' grande Santa Maria Assunta. Ci fanno da cicerone due volontari del posto,marito e moglie.
Meriterebbe piu' tempo per l'analisi di tutta la simbologia raffigurata. Notevole la presenza di un calendario con le festivita'.




Dopo, non so per quale misterioso impulso, salgo, tra cespugli di timo, a vedere le rovine del castello soprastanze.

Le ragazze aspettano giu'.



9 Settembre venerdi'

Oggi si parte e Marci fa le ultime foto a Roccacasale.


Con Bill andiamo all'Abbazia di San Clemente a Casauria.
Apre alle 10 percio' aspettiamo camminando.



Ci salutiamo dato che Bill torna a Milano e con Silvia ci dirigiamo a Ortona per incontrarci con Paolo e Raffa.
A Ortona abbiamo prenotato all'Hotel La Bussola. Tutti vanno in spiaggia, io a letto.

Prima di andare a cena andiamo a Ortona a trovare una amica di Silvia, Antonella, dalla quale pernottera'.

Dopo avere visto il castello Aragonese, il tramonto e il lungomare dall'alto, andiamo a cena.



Antonella aveva prenotato un apericena in un bar che all'inizio non mi sembrava promettesse bene, ma poi mi sono ricreduto.


10 Settembre sabato
Andiamo a recuperare Silvia e l'amica ad Ortona che si rivelera' una accanita fotografa.
Paolo e Raffaella biciclettano.
Ci fermiamo a Marina di San Vito per vedere quello per cui siamo arrivati sin qui: i Trabocchi
Da macchina da pesca a ristoranti per turisti in cerca di emozioni








Esteticamente sono molto belli, niente da dire.


Usaurita la vista e prenotato per tutti al Fiaschetto, ristorantino vista mare,
andiamo alla Abbazia di San Giovanni in Venere vicino a Fossacesia
E' in corso un matrimonio e lo si capisce dai vestiti estrosi delle signore.
La visita in chiesa e' percio' limitata
.


Alla una ci riuniamo per pranzo, e finalmente mi faccio una fritto di pesce.

Il pomeriggio replica il copione del giorno prima.
Alla sera cena al lido Maristella.

Pari o dispari per chi accompagna Silvia e Antonella a casa.
Io Pari. Pari

11 Settembre domenica
Salutiamo i Tomassi. Andremo a dormire da loro ? Mah decideremo, decidero' strada facendo.
Voglio fare l'Adriatica per arrivare al Conero.
Ma questo pezzo d'Italia e' un susseguirsi di paesini e centri commerciali tutti uguali.
Marci insiste per l'autostrada. Rinuncio al Conero e punto diritto su Rimini.
Prenotiamo una stanza al residence Art a Marina.
Marci vuole andare in spiaggia, io a vedere il museo Fellini.Ci separiamo. Arrivo in macchina vicino a Castel Sismondo.
Sono curioso ma rimarro' un po' deluso.





L'allestimento e' fatto bene, scenografico, ma e' 'idea alla base dell percorso museale che non mi convince.
Non c'e' un vero filo conduttore. E' affastellato, fatto per chi conosce la produzione del regista.
Vi e' poco o nulla del contesto socio culturale degli anni in cui i film sono stati girati. Del rapporto con Simenon etc.
Iniziare con una sala dedicata alla Masina? Avrei preferito un percorso cronologico filmico con
le sale monografie (Gli spartiti di Rota, i disegni, I costumi etc) come una sintesi finale.
L'allestimento che piu' mi e' piaciuto a quello sul film Roma. E'riuscito a visualizzare lo spirito del film
Isomma un museo che appaga gli occhi, evoca, ma non va oltre.

Una nota a parte. Sono incuriosito da una strana coppia vista all'ingresso:
lui, quarantenne, spinge una carrozzina con un bimbo piccolo lei non avra' 18 anni
Gambe lunghe che spuntano da un vestitino bianco. Chi e'? La figlia, la compagna, la moglie, una amica?


Mi reco nell'altra sede del museo, Palazzo Fulgor,

dove dovrebbe esserci anche un mostra fotografica intitolata GLI ORIENTI DI PIER PAOLO PASOLINI
Una totale delusione. Qualche decina di scatti fatti
dal fotografo Roberto Villa nello Yemen. Belle in se' ma il legame con Paolini mi sembra deboluccio,
e' solo nei volti delle comparse e nei vestiti con pochissime foto di scena che
si puo' rintracciare un legame con il PPP delle Mille e una notte.
Curiosa e ironica invece la mostra temporanea allestita in una sala al buio
(si possono vedere solo con la luce del cellulare).
Si tratta di 42 disegni fatti negli ann' '70 e mai esposti prima.
Sono i “Pricks”: 42 caricature tutte variazioni dell’organo sessuale maschile.

Esco e incoccio nel PART una raccolta di donazioni di artisti fatte a San Patrignano.



Le opere che mi sono piaciute sono due, completamente diverse tra loro,
dato che si avvicinano alla mia idea di opera d' arte:
tra forma e "messaggio" (anche semplicemente nel titolo) ci deve essere un legame significativo.
altrimenti sono o soprammobili, per quanto esteticamente interessanti, oppure
arzigogoli solipsistici circoscitti solo a chi li produce senza nessun valore collettivo.
La prima, quella di Isgro' : Le Tavole della Legge ovvero la Bibbia di vetro


La seconda, quella di GIOVANNI IUDICE: Le stelle del mare


Con Marcella ci diamo appuntamento all'angolo di una via. Ma dal navigatore non mi accorgo che
il punto confina con il centro storico a traffico limitato. Mi infilo in una ragnatela di stradine.
Sono in attesa della multa.
Alla sera, a piedi, cerchiamo un ristorantino, ma sul lungo mare ormai tutto chiuso.
Ci accontentiamo di una delle tante pizzerie con i tavolini lungo il marciapiedi.


11 Settembre lunedi
Su consiglio dei Tomassi ci dirigiamo a San Leo nel Montefeltro.
Dovrei sempre controllare il mio navigatore a latere che questa volta dopo circa un'oretta
di su e giu' (bei paesaggi) mi porta si' a San Leo
ma e' un San Leo in provincia di Pesaro, mentra quello che ci interessa e' in provincia di Rimini.
Ci vuole un'altra oretta.


Arriviamo a Pugliano dove la strada e' interrotta da un grande fiera.
Macchine e gente ovunque. Ci informiamo e ci dicono che e' un mercato millenario
che si tien solo nei lunedi' di settembre di ogni anno.
Ovviamente Marci insiste per andarci e cosi' posteggio in un prato.
Una volta era posto di contrattazione di animali, oggi pare sia famoso per la ferramenta dell'est.
Infatti ci sono un sacco di bancarelle con attrezzi che a Milano trovi ovunque, ma forse qui, sono una novita'.
A parte qualche cavallo, galline e asinello niente di che.
Mangiare sotto il sole non se ne parla.

La ripartenza e' complicata, niente segnaletica e facciamo un bel giro tra strade sterrate tornando al punto di partenza.
Mi incazzo come una biscia dicendo al vigile che il sindaco e' un mentecatto ad interrompere l'unica strada di collegamento.
Non fa una piega. Non devo essere il primo.

Arriviamo a San Leo che si presenta ben tenuto. Mangiamo in una viuzza a fianco della chiesa.



Il castello e' ben in alto e allora aspettiamo la navetta.
La forteza e' enorme con molte spiegazioni sull'architettuta, la funzione difensiva,
la storia di Cagliostro li' imprigionato dall'inquisizione, la cella dove e' morto e cosi' via.
Ci sarebbe tanto da leggere, ma il tempo stringe.




Il navigatore consiglia di andare verso Faenza per prendere l'autostrada.
Tagliamo la Romagna verso nord, ma una volta presa l'autostrada
il traffico prima di Bologna non perdona.
Proviamo strade laterali... ma tutti hanno maps o tom tom. Dopo circa 4 ore entriamo in casa.
Casa dolce casa.